La visita ginecologica è fortemente consigliata sin dalle prime mestruazioni per scongiurare possibili complicanze future. Il procedimento è diverso da quello adottato per le donne adulte, ma l’efficacia del controllo è in ogni caso garantita. La prima visita dal ginecologo dovrebbe avvenire tra i 13 e i 15 anni.
Sarebbe bene che tutte le adolescenti, al momento del menarca, ricevessero un primo approccio ginecologico, non tanto per la ricerca di patologie che solo raramente possono presentarsi a questa età, ma per stabilire un contatto e valutare “al momento zero” le condizioni ginecologiche. La visita dovrebbe avere inoltre finalità di screening e prevenzione e fornire consigli per abitudini di vita più corrette (abuso di fumo, alcool, dieta…).
È chiaro che qualora si presentino problemi, la visita può e deve essere effettuata anche prima di questa età. È, inoltre, consigliato sottoporsi ad una visita ginecologica e ad un esame di routine: se si hanno rapporti sessuali o, comunque, si sono superati i 18 anni si dovrebbe effettuare una visita e un esame all’anno e, in ogni caso, tutte le volte che si presenti o si sospetti un problema ginecologico.
PERCHÉ FARE UNA VISITA GINECOLOGICA?
Indipendentemente dall’età, una visita ginecologica è consigliata nel caso in cui si riscontra:
- un insolito dolore vaginale o pelvico
- un’inconsueta perdita o un sanguinamento vaginale
- rigidità pelvica o dolore al basso addome
- dolore o gonfiore della vagina
- ingrossamento della mammella o dell’ascella
- raggrinzimento, rientranze o altri cambiamenti della pelle della mammella
- capezzoli rientrati, sanguinamento o perdite dal capezzolo
- cambiamenti nelle dimensioni o nella forma del seno
- dolore o fastidio prima del ciclo mestruale
- preoccupazioni di ogni tipo sulla propria salute sessuale e riproduttiva.
COME SI SVOLGE E QUANTO DURA L’ESAME?
Molte donne hanno paura di affrontare un esame ginecologico, soprattutto se è la prima volta. Potrebbe essere d’aiuto descrivere in cosa consiste una visita ginecologica.
La visita ginecologica è solitamente preceduta da un colloquio che consente al ginecologo di raccogliere accuratamente l’anamnesi familiare, fisiologica e patologica: informazioni sullo stile di vita, la storia clinica e tutte le malattie importanti avute fin dall’infanzia, comprese le informazioni sulla salute dei familiari. Dopo il colloquio informativo ci si accomoda sul lettino dove il ginecologo procede con i seguenti esami.
Esame esterno. In primo luogo il ginecologo deve esaminare l’addome per sentire se fegato, reni e milza sono ingrossati. Subito dopo passerà all’esame della vulva, cioè dei genitali esterni, per controllare che non ci siano segni d’infezione, gonfiori, escrescenze, ulcere o piaghe.
Esame interno. Si divide in due momenti:
- Esame bimanuale. Il ginecologo inserisce due dita della mano – l’indice e il medio – nella vagina, mentre con l’altra mano preme sul basso addome. In questo modo riesce a mettere in evidenza l’utero e per valutarne forma, consistenza, mobilità e posizione. Spostandosi leggermente verso destra e verso sinistra, potrà inoltre verificare lo stato delle ovaie e delle tube.
- Esame con lo speculum. lo speculum è un apposito strumento che, inserito nella vagina, permette di vedere chiaramente il collo dell’utero e le pareti vaginali, nonché eventuali anomalie presenti (per esempio, erosioni o infiammazioni). Lo speculum è, inoltre, lo strumento che permette di effettuare il pap-test.
La visita ginecologica non è un’esperienza dolorosa, ma molto dipende dall’abilità e dalla delicatezza del ginecologo e dalla capacità di rilassamento della donna.
Le due tipologie di esami ed indagini effettuabili presso il Centro Medico Chirurgico
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Le seguenti visite ed esami specialistici sono svolti presso il
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